La Ecografia Morfologica Estesa viene eseguita tra la 19° e la 22° settimana di gravidanza per valutare tutti i parametri biometrici del feto, la posizione della placenta, la quantità del liquido amniotico e soprattutto permette di evidenziare possibili malformazioni e anomalie strutturali che possono coinvolgere i vari organi ( es cuore, sistema nervoso centrale, torace, colonna vertebrale, arti, volto fetale). Tale esame, condotto da un operatore esperto, dotato della migliore strumentazione ecografica, è in grado di escludere il 90% delle malformazioni gravi eventualmente presenti:

L’esame prevede anche:

– La valutazione del collo dell’utero per identificare le donne a rischio di parto prematuro
– Lo studio doppler della funzione placentare per identificare le donne a rischio di gestosi e/o i feti a rischio di rallentata crescita.

 

VALUTAZIONE DEL COLLO DELL’UTERO PER PREDIRE IL PARTO PREMATURO

Per parto prematuro si intende un parto prima della 37° settimana di gravidanza e rimane una delle più importanti cause di mortalità e morbilità perinatale. Il parto pretermine è infatti responsabile del 75% di tutte le morti perinatali mentre le complicanze a breve e lungo termine possono riguardare diversi organi e apparati ( emorragie cerebrali, ritardi psicomotori, malattie respiratorie croniche, deficit visivi). Il riconoscimento dei casi a rischio consente di instaurare una gestione ostetrica più accurata allo scopo di migliorare gli esiti di questi neonati. La recente scoperta del progesterone come “farmaco” in grado di prevenire il parto pretermine ha reso ancor più importante lo screening per l’individuazione dei casi a rischio.

La valutazione ecografica del collo dell’utero è indicata soprattutto in categorie a rischio:

– precedente parto pretermine
– gravidanza gemellare
– anomalie congenite dell’utero (malformazioni uterine)
– anomalie acquisite dell’utero (miomi uterini)
– precedenti interventi chirurgici sul collo dell’utero (conizzazione cervicale)

 

STUDIO DOPPLER PER PREDIRE LA PREECLAMPSIA (GESTOSI) ED IL RITARDO DI CRESCITA DEL FETO

Per preeclampsia (gestosi)si intende l’aumento della pressione arteriosa materna ,l’edema associati alla presenza di proteine nelle urine.

E’ una patologia grave sia per la salute della mamma che del bambino. Molto spesso la gestosi è associata al ritardo di crescita fetale che si verifica quando la placenta non è più in grado di svolgere bene le sue funzioni. Entrambe queste patologie sono esito di un difettoso adattamento circolatorio materno alla gravidanza che si verifica nelle prime settimane di gestazione e possono essere previste durante l’esame morfologico attraverso lo studio flussimetrico delle arterie uterine.

E’ ampiamente dimostrato come un aumentato indice di resistenza delle arterie uterine comporti un rischio aumentato di preeclampsia e/o di ritardo di crescita fetale. L’individuazione del gruppo a rischio permette un più attento monitoraggio clinico/strumentale con netto miglioramento dell’outcome materno-fetale.